L’entrata in vigore delle nuove norme di safeguarding nello sport italiano, prevista per agosto 2024, introduce significativi cambiamenti volti a garantire la protezione e la sicurezza di tutti i partecipanti alle attività sportive. Questo insieme di regole è parte della riforma dello sport, mirata a prevenire abusi, violenze e discriminazioni.
Principali elementi della riforma:
- Modelli Organizzativi e Codici di Condotta (MOGC e CDC):
- MOGC: Tutte le associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e le società sportive dilettantistiche (SSD) devono dotarsi di un Modello Organizzativo di Gestione e Controllo che includa misure per prevenire, denunciare, esaminare e sanzionare abusi, violenze e discriminazioni.
- CDC: Deve essere redatto un Codice di Condotta che dettaglia le regole pratiche per evitare comportamenti lesivi e deve essere condiviso con atleti, genitori, dirigenti e istruttori.
- Responsabile contro Abusi, Violenze e Discriminazioni (ReCAViD):
- Ogni organizzazione sportiva deve nominare una figura indipendente, il ReCAViD, responsabile per la gestione delle segnalazioni di abusi e discriminazioni. Questa figura deve avere le competenze necessarie e agire in modo autonomo rispetto all’organizzazione.
- Linee Guida e Fasi di Implementazione:
- Le federazioni sportive nazionali e altri enti affilianti dovevano pubblicare linee guida specifiche entro il 31 agosto 2023. Le ASD e SSD devono implementare i loro modelli e codici di condotta conformi a queste linee guida entro 12 mesi dalla loro pubblicazione.
- Misure di Prevenzione e Gestione del Rischio:
- Le organizzazioni sportive devono prevedere misure di prevenzione e gestione dei rischi di abusi, violenze e discriminazioni, oltre a protocolli per la gestione delle segnalazioni e obblighi informativi nei confronti dei tesserati.
- Applicazione Universale:
- Queste misure non riguardano solo i minori, ma tutti i partecipanti alle attività sportive, inclusi atleti adulti e staff, promuovendo un ambiente inclusivo e sicuro.
In sintesi, la normativa in arrivo intende creare un ambiente sportivo più sicuro e protetto attraverso una serie di procedure e strutture organizzative che obbligano le associazioni sportive a prevenire e gestire in modo efficace qualsiasi forma di abuso o discriminazione.
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