Nella 14ª puntata de Il Salottino dello Sport Massimo Oscar Ugolini ci racconta la sua esperienza nel mondo del calcio professionistico.
Massimo Oscar Ugolini: dal settore giovanile alla Coppa UEFA. Il calcio come scelta di vita
Nel nuovo episodio del “Salottino dello Sport” firmato Noi di Sport, abbiamo avuto il piacere di dialogare con Massimo Oscar Ugolini, allenatore di calcio classe 1972 originario di Desenzano del Garda. Una carriera che racconta una passione autentica per il calcio, vissuta dentro e fuori dal campo, dall’Italia all’Europa.
Dai dilettanti alla match analysis
Ugolini ha iniziato la sua carriera come calciatore dilettante proprio nella squadra della sua città, la C.S. Desenzano. A soli 24 anni ha però deciso di smettere con il calcio giocato per intraprendere un percorso professionale in una neonata società di analisi dati sportivi che sarebbe poi diventata Panini Digital. Qui, pionieristicamente, si occupava già negli anni ’90 di analisi video per squadre di Serie A e B.
L’approdo allo Shakhtar Donetsk
Il punto di svolta arriva nel 2007, quando entra nello staff di Mircea Lucescu allo Shakhtar Donetsk, grazie anche a contatti nati in Panini Digital. Inizialmente incaricato del recupero degli infortunati e degli allenamenti degli esclusi dalle convocazioni, Ugolini guadagna la fiducia del tecnico romeno e diventa match analyst dello staff tecnico. Un ruolo che lo porta a vivere la Champions League, a viaggiare in tutta Europa per studiare gli avversari, e soprattutto a contribuire alla storica vittoria della Coppa UEFA nel 2009, l’ultima edizione prima del rebranding in Europa League.
Esperienze internazionali e ricordi indelebili
Durante la lunga avventura in Ucraina, Ugolini ha lavorato con campioni come Mkhitaryan, Douglas Costa, Dario Srna e Luis Adriano, affrontando anche mostri sacri come il Barcellona di Guardiola e il Real Madrid di Cristiano Ronaldo. L’episodio più emblematico? Un autografo di Messi e Guardiola su una maglietta della figlia, cancellato da un lavaggio… ma mai dalla memoria.
Ugolini ha poi seguito Lucescu anche allo Zenit San Pietroburgo, prima di rientrare in Italia, per motivi familiari.
Il ritorno a casa e il calcio giovanile
Dopo il rientro, ha ricominciato da dove tutto era iniziato: il calcio giovanile nella provincia di Brescia. Prima al Desenzano, dove ha guidato la Juniores Nazionale vincendo anche una Next Generation Cup, poi alla Primavera del Lumezzane, con la quale ha ottenuto una promozione dalla Primavera 4 alla 3 e, successivamente, una salvezza non scontata nella nuova categoria.
Uno sguardo al futuro
Oggi, nel luglio 2025, Ugolini è in attesa di una nuova avventura calcistica. Con un ricco bagaglio internazionale alle spalle e una visione moderna del gioco, si dice pronto per allenare una prima squadra, pur senza escludere nuove sfide anche nel calcio femminile o all’interno di uno staff tecnico nazionale giovanile.
“Il mio sogno sarebbe partecipare a un Europeo, un Mondiale o un’Olimpiade. Sono pronto a mettermi in gioco, anche in contesti diversi“.



Concludiamo con un ringraziamento a Nicola e una sua citazione:
“Si sente sempre dire ‘conosce la categoria’, va bene, ma nel calcio la conoscenza è sopra la categoria.”
– Massimo Oscar Ugolini
Con la collaborazione di: Massimiliano Bocchio.
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