Nella 12ª puntata de Il Salottino dello Sport abbiamo incontrato Mattia Broli, ex calciatore professionista e oggi nutrizionista sportivo. Un percorso umano e professionale che attraversa sogni, difficoltà e una profonda crescita personale.

Dal campo alla consapevolezza: Mattia Broli, tra calcio e nutrizione

Benvenuti alla dodicesima puntata de Il Salottino dello Sport, il format dedicato ai protagonisti dello sport che con passione e sacrificio costruiscono le loro carriera. Oggi abbiamo il piacere di ospitare Mattia Broli, ex calciatore professionista e specializzato in nutrizione sportiva.

Dai sogni di Serie C all’esperienza all’estero

Broli ripercorre con noi le tappe salienti della sua carriera calcistica: dall’esordio tra i grandi in Eccellenza, alla chiamata in Serie C con la Feralpi Salò, fino all’esperienza internazionale in Lituania, dove ha militato nella massima serie con il Trakai. Un’occasione che, seppur breve, ha lasciato un segno importante a livello personale.

“Mi sono trovato chiuso fuori con -17° in piena notte, senza telefono e senza conoscere bene la lingua… è stato lì che ho capito quanto un’esperienza ti possa far crescere davvero.”

Dalle pressioni alla svolta interiore

Come spesso accade nel mondo dello sport, non tutto è lineare. Dopo vari passaggi tra Serie C e D, Broli prende coscienza di un meccanismo mentale che gli stava togliendo serenità. L’approccio troppo “ossessivo” al miglioramento fisico e mentale stava compromettendo le sue performance, invece di migliorarle.

“Mi ero affidato a mental coach, dietisti, allenamenti extra. Ma più facevo, meno rendevo. Stavo perdendo il piacere di giocare.”

La nutrizione come rinascita

Proprio da questa crisi nasce la seconda vita di Broli: quella del nutrizionista. Studi universitari, specializzazione in nutrizione umana e un nuovo obiettivo chiaro: aiutare gli sportivi a trovare un equilibrio sano, personalizzato e sostenibile.

Oggi segue principalmente calciatori – sia professionisti che dilettanti – grazie anche alla collaborazione con Football Clubhouse. Il suo approccio parte dalla consapevolezza del vissuto, prima ancora che dalla teoria.

“So cosa vuol dire vivere uno spogliatoio, affrontare una trasferta, gestire la tensione di una partita. Questo mi aiuta ad entrare davvero in empatia con gli atleti.”

Il messaggio di Broli? Flessibilità, non perfezione.

Ogni atleta è un mondo a sé: c’è chi ha bisogno di rigore e chi di elasticità. Il ruolo del nutrizionista, secondo Broli, non è imporre regole assolute, ma accompagnare gli atleti a conoscere il proprio corpo e la propria mente.

“Il mio compito non è dire cosa fare, ma capire chi ho davanti.”

Concludiamo con un ringraziamento a Mattia e una sua citazione:

“Ho provato a fare tutto quello che potevo per arrivare… ma poi ho capito che tornare a divertirmi era il vero successo.”

– Mattia Broli

Ringraziamo il nostro Project Sponsor:
Armitalia Scherma Servizi SRL


Con la collaborazione di: Massimiliano Bocchio.


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